Whistleblowing – Segnalazione illeciti
Whistleblowing
IlWhistleblowing è una misura per la prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione, di cui all’articolo 54-bis del decreto legislativo 165/2001.
Con la Delibera n. 416/2016, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha individuato nel Direttore Generale dell’Ufficio scolastico regionale il Responsabile della prevenzione della corruzione per le istituzioni scolastiche, cui vanno inviate le segnalazioni di fatti che configurano ipotesi di corruzione, limitatamente alle scuole.
Le segnalazioni devono essere trasmesse attraverso i canali appositamente predisposti:
- Canale Interno (Ufficio scolastico regionale)
- Canale Esterno (ANAC)
- Divulgazioni pubbliche
- Denuncia all’autorità giudiziaria o contabile
ATTENZIONE: La scelta del canale di segnalazione non è più rimessa alla discrezione del whistleblower in quanto in via prioritaria è favorito l’utilizzo del canale interno e, solo al ricorrere di una delle condizioni di cui all’art. 6 del D.Lgs. 24/2023, è possibile effettuare una segnalazione esterna.
Come funziona il Canale Interno (Preferenziale):
Docenti, personale ATA, Dirigenti scolastici o altri pubblici dipendenti che abbiano assistito a illeciti o ne siano venuti a conoscenza in relazione allo svolgimento della propria attività lavorativa possono inviare la segnalazione, usando il modulo allegato, scrivendo:
- alla casella di posta: prevenzionecorruzione.sicilia@istruzione.it
- al Responsabile della prevenzione della corruzione, tramite il servizio postale. In questo caso, per poter usufruire della garanzia della riservatezza è necessario che la segnalazione venga inserita in doppia busta chiusa e che rechi all’esterno la dicitura “riservata/personale”.
In ogni caso è garantita, da parte dell’Amministrazione ricevente, la riservatezza dell’identità del segnalante, fatti salvi i casi in cui non è opponibile per legge.
Cosa non rientra nel whistleblowing:
- Fatti e situazioni non conosciuti direttamente, ma riferiti da terzi.
- Segnalazioni di rilevanza penale, già all’attenzione dell’Autorità giudiziaria.
- Segnalazioni non provenienti da docenti, personale ATA, dirigenti scolastici o comunque pubblici dipendenti.
- Segnalazioni generiche e poco circostanziate.
- Segnalazioni di fatti ed episodi che non abbiamo a che fare con la corruzione.